Era nell’aria , la notizia è arrivata ieri con un documento ufficiale dalla Presidenza Nazionale CSI (Centro Sportivo Italiano), tutta la stagione sportiva si ferma alla data del 3 marzo, finali Regionali e finali Nazionali vengono annullate. La riteniamo come Società una scelta giusta e logica vista la grande incertezza del periodo
Gentili Signori Presidenti dei Comitati territoriali Presidenti dei Comitati regionali Consiglieri nazionali Commissioni Tecniche nazionali Componenti del Collegio dei Revisori dei conti Componenti del Collegio dei Probiviri Procuratore associativo nazionale del Centro Sportivo Italiano LORO SEDI
Cari amici, ad oggi, nessuno conosce quale sarà l’evoluzione della pandemia che ha investito anche il nostro Paese. Il sistema sportivo ne subisce pesanti conseguenze, come l’annullamento di numerosi eventi sportivi sta a dimostrare: campionati di calcio, gran premi, forse le Olimpiadi, ecc. Tutti ci stiamo domandando: quando si tornerà alla normalità? Quando i campi, le palestre, i centri sportivi torneranno ad essere popolati da allenatori, giudici di gara, atleti, famiglie? La risposta realistica è che, al momento, non ci sono certezze. Il DPCM vigente pone il limite del 3 aprile, ma, oltre quella data, nessuno può assicurare che tutte le attività, soprattutto quelle di squadra e indoor, possano subito ripartire e ovunque nello stesso modo. Lo stop forzato ha, ovviamente, sconvolto i calendari a tutti i livelli. Le fasi provinciali sono state interrotte e sarà davvero complesso, oltre che lungo, recuperare al termine della stagione. Eppure, riteniamo che le attività locali siano fondamentali. Un tempo, addirittura, si diceva che l’allenamento è il momento più educativo dell’attività sportiva: la comunità si ritrova, condivide, si incontra e si prepara per il successivo appuntamento. Siamo assolutamente certi e convinti che il progetto sportivo-educativo viva e unisca le persone, prima di tutto, durante le attività sportive locali. Le fasi provinciali dei campionati sono quello che consentono a tutto ciò di accadere e, quindi, vanno preservate nella loro interezza. Le finali regionali e nazionali sono la fine di questo itinerario, non il fine; rappresentano la conclusione, non il momento più importante. E proprio con l’intenzione di salvaguardare la qualità del percorso educativo locale, il quale merita di poter essere valorizzato, la Presidenza nazionale del Centro Sportivo Italiano ha deciso di annullare le finali regionali e nazionali programmate fino a tutto luglio 2020. Quando la situazione sarà più chiara, la Direzione tecnica nazionale e la Presidenza nazionale presenteranno soluzioni per vivere, insieme, momenti nazionali di condivisione, secondo formule e con caratteristiche che andremo a definire. Al momento, si ritiene assolutamente impraticabile e improponibile mantenere l’attuale calendario, senza pregiudicare il regolare svolgimento delle fasi provinciali. Infatti, anche l’eventuale ripresa delle attività, oltre che incerta nei tempi, non sarà omogenea sui territori. Dobbiamo, con razionalità e ragionevolezza, scegliere per il bene delle squadre e degli atleti che sono stati costretti ad interrompere perfino gli allenamenti, cioè il momento più importante della vita associativa. Consentiamogli, allora, di riprendere nei tempi e nei modi che ogni territorio riterrà opportuni, di riaprire e concludere il percorso iniziato, senza il vincolo temporale delle finali regionali e nazionali. Successivamente, come già detto, sarà nostro interesse dare compimento e giusto riconoscimento alle attività locali, in forme e modi consentiti e possibili. Siamo sicuri che le società e tutti i Presidenti dei comitati territoriali e regionali comprenderanno la gravità della scelta, ma la sosterranno, pronti a ripartire più forti. Insieme. Un caro saluto a tutti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE (Vittorio Bosio)