per l’occasione inseriamo l’articolo scritto da Maurizio Garlando
OTTAVI DI FINALE UNDER 13 GARA UNO
PGS Ardor-Pall.Acqui-3-2
(20-25 / 28-26 / 20-25 / 25-20 /15-12
PGS Ardor: Brezza (K) 17, Roasio 6, Monzeglio B., Bianco 9, Intermaggio, Monzeglio I., Zavattaro, Viazzo 21, Patrucco 6, Ottone, Giampaolo 2, Senno, Noto 7. All: Leporati.
Pall.Acqui: Gotta (K) 7, Bazzano 1, Allkanjari, Monti 2, Gandolfi 22, Ruglia 5, Moretti 1, Scaglione 9, Satragno, Di Marzio 25. All: Visconti.
Servizi vincenti: Ardor 6, Acqui 10.
Errori al servizio: Ardor 3, Acqui 8.
Punti a muro: Ardor 7, Acqui 1.
Casale Monf.to – Il sogno dei quarti di finale è ancora vivo. Certo, non sarà semplice uscire indenni dalla “Battisti” in gara due, ma una cosa è certa: l’Ardor ha un gran cuore e se ne sono accorte le termali di coach Visconti in gara uno. Acqui, che ha disputato l’under 13 di Eccellenza, parte favorito nel doppio confronto e già dalle fasi di riscaldamento si capisce il perché. Formazione fisicamente importante, quella bianco-rossoblu può contare su tre martelli dalle braccia pesanti. Chiara Visconti schiera Gotta, Monti, Gandolfi, Ruglia, Scaglione e Di Marzio. La PGS Ardor si presenta con Giampaolo, Patrucco, Brezza, Viazzo, Roasio e Bianco. La sequenza in battuta di Scaglione (2 aces) mette in difficoltà le padrone di casa: 0-5. Noto per Roasio (5-9) per conferire maggior compattezza alla fase difensiva. Di Marzio picchia forte e la Pallavolo Acqui aumenta il proprio vantaggio: 6-13. Senno per Giampaolo, ma è tutta l’Ardor che fatica ad entrare in partita. Serve una mano dalla squadra avversaria (10-15), ma dopo tre errori consecutivi la panchina ospite chiede timeout. L’impatto di Senno sulla partita è molto positivo. L’Ardor inizia a macinare gioco e i punti non tardano ad arrivare. Ace di Noto (19-23) e time-out ospite sul 20-23. La direzione di gara concede molto (per non dire tutto) al fondamentale del palleggio e una carambola fortunata fissa il punteggio sul 20-24. Ace di Moretti (20-25) e la Pallavolo Acqui cambia campo in vantaggio di un set. Coach Leporati inizia la frazione successiva con Ottone al posto di Brezza. Acqui martella dai nove metri e la regista Gotta innesca a ripetizione i suoi posti quattro. Un gioco monocorde che per il momento paga, grazie alla bravura di Di Marzio e Gandolfi. Sul 4-8 rientra la capitana Brezza e sul 9-13 (di nuovo dopo tre errori consecutivi in attacco), coach Visconti usufruisce di un time-out. Roasio per Giampaolo (11-16) e muro-punto della numero uno bianco-rossa. Sul punteggio di 19-24 sono in pochi a credere in una clamorosa rimonta. Gotta (uscita pochi scambi prima) rientra sul 22-24, ma Bianco, Brezza e Viazzo ribaltano la situazione: 25-24. Noto (26-26), Bianco (27-26) e Roasio (muro vincente), sono le autrici di un fantastico 28-26. Non è solo il punto del pareggio. E’ la presa di coscienza di poter giocare fino in fondo le carte a propria disposizione. Acqui reagisce con grinta, rabbia e determinazione. Gandolfi e Di Marzio (sempre loro) mettono a ferro e fuoco la retroguardia bianco-rossa: 4-11. C’è molta confusione nella metà campo di casa e coach Leporati prova a correre ai ripari inserendo Senno e Giampaolo. L’ingresso della palleggiatrice risulterà la mossa vincente del tecnico casalese. Il turno di servizio di Giampaolo non evita il nuovo vantaggio ospite (20-25), ma rimette in piedi la PGS Ardor in prospettiva quarto set. A dirla tutta, la squadra di casa sul 20-23 ha due occasioni per attaccare con efficacia, ma alla capitana trema il braccio e la rigiocata termale è una sentenza. Nella quarta frazione le bianco-rosse giocano la pallavolo migliore. Giampaolo varia il gioco e tutte le
attaccanti vanno a bersaglio. Noto, Brezza, Bianco e soprattutto una Caterina Viazzo che inizia a candidarsi come MVP del match. Il muro della Pallavolo Acqui viene ripetutamente bucato in zona tre. Brezza e Viazzo fanno la differenza, ma occorre sottolineare come nel frattempo sia cresciuta la battuta dell’Ardor. La regista avversaria è costretta a rincorrere una palla ricevuta in maniera approssimativa e di conseguenza gli assist in banda non sono più precisi come prima. Il 25-20 è di Viazzo, non a caso da posto tre. Tie-break. Dal 3-1 bianco-rosso al 3-5 termale. Acqui sembra avere una marcia in più e si cambia campo sul 5-8. Ancora un attacco vincente delle ospiti (5-9) ed è l’ora del time-out di Roberto Leporati. Le padrone di casa, un punto alla volta, si fanno sotto (11-12) ed il pareggio è figlio di un ace di Beatrice Brezza. La capitana si ripete (1312) e la PGS Ardor vola verso la vittoria con il diagonale di Bianco (14-12) e con una veloce al centro di Viazzo. Sabato prossimo ad Acqui Terme servirà un’altra impresa. Se da una parte è giusto ribadire che Gotta e compagne restano favorite per un maggior tasso tecnico, dall’altra è onesto intellettualmente riconoscere che questa PGS Ardor ha un cuore grande come un grattacielo. E tutto può ancora accadere